Gli spazi espositivi del prestigioso e centrale Palazzo Madama (Corte Medioevale e Piano Nobile) dedicheranno, dopo dieci anni di assenza, un’importante retrospettiva a questa eminente figura del Rinascimento. La MOSTRA DI ANDREA MANTEGNA A TORINO cercherà di tracciare, attraverso opere di varie tecniche, le tappe principali della carriera di quest’artista; evocherà, anche, le influenze che l’hanno segnato e la diffusione precoce della sua arte.
La “Mostra di Andrea Mantegna Rivivere l’antico, costruire il moderno” sarà ospitata, dal 12 dicembre 2019 al 04 maggio 2020, a Palazzo Madama, in Piazza Castello, 10 a Torino. Il visitatore scoprirà un pittore che, come i suoi amici umanisti, era appassionatamente interessato all’antichità, innamorato della prospettiva ma, allo stesso tempo, dotato di un’autentica sensibilità, una vena poetica e un sorprendente talento di osservazione. Oltre a questo resoconto cronologico che termina con un’evocazione del suo patrimonio, diversi temi manterranno anche la nostra attenzione: la sua complicità con il cognato veneziano Giovanni Bellini, la sua attività nel campo dell’incisione e delle arti decorative fornendo modelli, e la diffusione precoce e duratura delle sue invenzioni in tutta Europa.
Andrea Mantegna nacque nel 1431, nell’Isola di Sopra, un villaggio situato a metà strada tra Padova e Vicenza (18 km da Vicenza e 27 km da Padova) oggi chiamato Isola Mantegna, non lontano dal Brenta, il fiume che aggira Padova. Entrò nello studio di Francesco Squarcione, intorno al 1442, a Padova, dove l’antichità romana è oggetto di raccolta e venerazione. Egli Impara i primi elementi della sua arte e s’innamora dell’antico.
Andrea Mantegna (1431-1506) fu uno degli artisti più innovativi, influenti e famosi del Rinascimento italiano. La sua importanza è stata recentemente evidenziata nella grande mostra Mantegna e Bellini, dedicata alle sue opere e a quella del cognato, Giovanni Bellini, tenutasi alla National Gallery di Londra e al Gemäldegalerie, a Berlino.
Uomo del Rinascimento, Andrea Mantegna ha tratto la sua ispirazione da tutte le risorse documentarie a sua disposizione, a partire dai testi degli storici romani Svetonio, Plutarco e Appiano, ma anche e ovviamente nei suoi percorsi attraverso le rovine dell’antica Roma, di cui ha studiato la varietà della sua architettura.
L’artista rimase a Roma dal 1488 al 1490 su invito di Papa Innocenzo VIII per decorare la cappella del nuovo edificio del Belvedere. I dipinti con le storie di Giovanni Battista e dell’Infanzia di Cristo andarono perduti durante i restauri del XVIII secolo. In città non ci sono opere indigene del Mantegna.
La Mostra di Andrea Mantegna Rivivere l’antico, costruire il moderno è quindi un’occasione unica per ammirare alcune opere di questo straordinario maestro.
L’esposizione suddivisa in sei sezioni e curata da Sandrina Bandera e Howard Burns, presenterà al pubblico il percorso artistico del grande pittore partendo dagli esordi giovanili fino ad arrivare all’ormai maturazione come artista di corte dei Gonzaga.
La mostra di Andrea Mantegna a Torino si compone di un numero consistente di opere, oltre un centinaio, e questo è stato possibile grazie ai tanti prestiti internazionali e nazionali provenienti da importanti realtà come il Victoria and Albert Museum di Londra, le Gallerie degli Uffizi, il Musée du Louvre, il Musée Jacquemart André di Parigi, il Museo Poldi Pezzoli di Milano, il Metropolitan Museum di New York, la Pinacoteca Civica del Castello Sforzesco, il Cincinnati Art Museum, il Museo di Capodimonte di Napoli, il Liechtenstein Museum di Vienna, lo Staatliche Museum di Berlino, il Museo Antoniano e i Musei civici di Padova e la Fondazione Cini.
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